La connessione rilevante fra fibromialgia e microbiota intestinale supporta il percorso di cura
La fibromialgia è una sindrome cronica e complessa che colpisce circa il 2-4% della popolazione, prevalentemente donne. Si manifesta con una costellazione di sintomi che spaziano dal dolore muscoloscheletrico generalizzato alla profonda stanchezza, passando per disturbi del sonno, difficoltà cognitive, alterazioni dell’umore e problematiche gastrointestinali.
Sebbene le cause della fibromialgia non siano ancora completamente note, oggi la comunità scientifica guarda con crescente attenzione al ruolo del microbiota intestinale e all’asse intestino-cervello.
Sintomi comuni nei pazienti con fibromialgia
Chi soffre di fibromialgia spesso si confronta con una diagnosi tardiva, complicata dalla natura multifattoriale e soggettiva della sintomatologia. Ci sono tuttavia sintomi che possiamo considerare ricorrenti; principali includono:
- Dolore cronico diffuso, spesso migrante e non localizzabile
- Fatica persistente non alleviata dal riposo
- Disturbi del sonno, con risvegli frequenti e non ristoratori
- “Fibro-fog”, ovvero difficoltà cognitive come vuoti di memoria, scarsa concentrazione e rallentamento mentale
- Sintomi ansioso-depressivi
- Disfunzioni viscerali (colon irritabile, meteorismo, alterazioni dell’alvo)
Questo insieme di sintomi suggerisce un coinvolgimento del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario e, come confermano studi recenti, anche dell’ecosistema intestinale.
Il microbiota intestinale nei pazienti con fibromialgia
Negli ultimi anni, diversi studi hanno evidenziato che le persone affette da fibromialgia mostrano alterazioni specifiche nella composizione del microbiota intestinale. In particolare, sono stati osservati:
- Un calo di alcune specie batteriche con funzione antinfiammatoria
- Un aumento di specie associate a processi infiammatori
- Alterazioni nei metaboliti prodotti dai batteri intestinali, come acidi grassi a catena corta (SCFA)
Queste modifiche possono contribuire a generare uno stato infiammatorio cronico di basso grado, alterare la produzione di neurotrasmettitori (come serotonina e GABA) e influenzare la trasmissione del dolore.
Asse intestino-cervello e infiammazione sistemica
Il microbiota intestinale comunica con il sistema nervoso attraverso vie ormonali, immunitarie e nervose: è ciò che chiamiamo asse intestino-cervello. Un intestino in disbiosi può aumentare la permeabilità della barriera intestinale (fenomeno noto come “leaky gut”), facilitando l’ingresso in circolo di tossine e molecole infiammatorie. Questo processo può alimentare una risposta immunitaria sistemica e agire sui centri nervosi deputati alla percezione del dolore e alla regolazione dell’umore.
In altre parole, la sofferenza intestinale può trasformarsi in sofferenza cerebrale, aggravando la sintomatologia della fibromialgia.
Uno squilibrio che si può misurare: il ruolo del Gut Screening Plus
Comprendere lo stato del proprio microbiota può rappresentare un punto di partenza fondamentale. Il Gut Screening plus è un test non invasivo che consigliamo in questi casi perché espande il raggio d’analisi del gut screening normal e consente di:
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Verificare l’equilibrio della flora batterica intestinale, distinguendo tra flora protettiva (come bifidobatteri e lattobacilli) e flora potenzialmente patogena;
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Rilevare la presenza di sangue occulto nelle feci, possibile indicatore di microlesioni, infiammazioni o patologie intestinali;
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Misurare due marcatori infiammatori chiave:
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la Calprotectina, utile per rilevare infiammazioni a livello intestinale e differenziare tra disturbi funzionali e malattie infiammatorie croniche;
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la Lattoferrina, che segnala l’attivazione del sistema immunitario locale e uno stato infiammatorio della mucosa.
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Inoltre, è possibile associare al test la rilevazione dell’M2-PK, una particolare proteina (piuvato chinasi di tipo M2) che rappresenta un marcatore di infiammazione profonda e danno mucosale.
Nel contesto della fibromialgia, questo tipo di analisi può fornire informazioni preziose per affrontare i sintomi in modo integrato.
Fonti
- Minerbi A. et al., Altered microbiome composition in individuals with fibromyalgia, Pain, 2019.
- Cryan J.F. et al., The Microbiota-Gut-Brain Axis, Physiol Rev, 2019.
- Clos-Garcia M. et al., Gut microbiome and fibromyalgia: scientific evidence and therapeutic implications, Ther Adv Musculoskelet Dis, 2021.
- Labus J.S. et al., The gut microbiota and central nervous system: implications for neuropsychiatric disorders, J Clin Invest, 2022.