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Antiobiotico resistenza: il cattivo uso del farmaco

Antiobiotico resistenza: il cattivo uso del farmaco

Che cos’è l’antibiotico resistenza e perché deve farci riflettere

L’antibiotico resistenza è un fenomeno biologico che si verifica quando alcuni microrganismi sviluppano la capacità di sopravvivere o crescere in presenza di un agente antibatterico, che normalmente sarebbe stato in grado di ucciderli.

Esistono due tipi di resistenza: la resistenza intrinseca legata alla natura del microrganismo stesso, e la resistenza acquisita, ovvero quella che il microrganismo sviluppa se diventa resistente a un particolare antimicrobico, condizione più spesso legata a un uso eccessivo o improprio degli antibiotici.

I dati dell’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, riferiscono di 700mila decessi all’anno causati da infezioni dovute a batteri resistenti agli antibiotici. Di questi circa 33 mila sono in Europa (UE) e oltre 10 mila riguardano il nostro Paese (dati del Ministero della Salute: https://bit.ly/3Z05f4N)

Cosa contribuisce alla diffusione della antibiotico resistenza

L’abuso di antibiotici in campo umano, veterinario e agricolo, unita a condizioni igienico-sanitarie non adeguate, a una scarsa prevenzione e controllo delle infezioni, sono elementi decisivi per la  diffusione dell’antibiotico-resistenza. La resistenza agli antibiotici è in aumento in molti paesi, il che rende problematica la cura efficace di molte infezioni proprio per la mancanza di nuovi antibiotici. Oltre a rappresentare un grave rischio per la salute umana e l’insorgere di gravi complicazioni, questo fenomeno comporta anche la diffusione di microrganismi resistenti e di possibili focolai epidemici.

Gli studi finora condotti e i dati ufficiali confermano che è indispensabile ridurre l’abuso di antibiotici, aumentare la cultura della  prevenzione per migliorare il controllo sulle infezioni e garantire terapie efficaci a un maggio numero di persone.

Oli essenziali: se dal passato arriva una risposta per il futuro

Ma perché gli oli essenziali possono rivelarsi preziosi anche nell’ambio dell’Antiobiotico resistenza? 

Gli oli essenziali sono oli ottenuti mediante distillazione per corrente di vapore o pressatura a freddo di particolari parti di piante. Questi preziosissimi estratti hanno un alto potere battericida e possono bloccare alcune funzioni metaboliche del germe come la crescita e la riproduzione o determinare la lisi del germe stesso.

Talvolta occorrono grandi quantità di materiale vegetale per ottenere piccole quantità di oli essenziali, ma facciamo velocemente un passo indietro.

Nella metà degli anni ‘50 numerosi ricercatori (fra questi: Valnet, Belaiche e Lapraz) studiarono il potere battericida di 175 essenze aromatiche. Da queste ricerche, avvalendosi di un metodo di laboratorio denominato Aromatogramma, elaborarono un “indice aromatico”.
Al contrario del singolo principio attivo, gli oli essenziali agiscono grazie ad una sinergia di sostanze: i principi aromatici – con maggior potere battericida – ed altre sostanze presenti in minor quantità, ma grande numero, che dalle ultime ricerche in materia sembrano avere un ruolo preponderante per favorire l’assorbimento e l’azione battericida delle sostanze aromatiche stesse.

Se volessimo osare un paragone musicale, il singolo principio attivo è uno strumento isolato; le sostanze presenti in un olio essenziale costituiscono un’orchestra, la cui sinergia risulta come una sinfonia armonica ed efficace. Questa particolarità fa sì che ogni olio essenziale suoni una sinfonia diversa, cioè agisca in modo diverso; anche oli essenziali della stessa pianta, raccolta in luoghi e momenti diversi, presentano diverse proporzioni tra i principi contenuti.

Questo fa anche sì che i batteri – organismi molto semplici – trovino molto difficile mettere in atto meccanismi di difesa che ne inficino il trattamento. Di questo occorre tenerne conto anche in fase di consiglio degli oli essenziali a seguito di aromatogramma; l’efficacia testata è relativa agli oli appartenenti a quella produzione/lotto di oli utilizzato per il test; oli essenziali diversi potrebbero non essere così efficienti.

Quali sono gli oli battericidi più efficaci

Gli oli essenziali più efficaci a scopo battericida e utilizzati per la tecnica dell’Aromatogramma sono: Anice, Basilico, Cajeput, Cannella, Eucalipto, Garofano, Geranio, Lavanda, Limone, Maggiorana, Melissa, Menta piperita, Niaouli, Timo, Origano, Pino mugo e cembro, Rosmarino, Santoreggia e Zenzero.
L’Aromatogramma è un metodo che misura in vitro il potere antibatterico degli oli essenziali rispetto a un determinato ceppo di batteri patogeni.

Bibliografia

https://www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/dettaglioContenutiAntibioticoResistenza.jsp?lingua=italiano&id=5282&area=antibiotico-resistenza&menu=vuotohttps://www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/dettaglioContenutiAntibioticoResistenza.jsp?lingua=italiano&id=5282&area=antibiotico-resistenza&menu=vuoto&tab=1

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