Spesso si sente parlare di fibre alimentari, queste sono parti di alimenti vegetali che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e di utilizzare come nutrimento. Al contrario degli animali erbivori, infatti, noi non abbiamo gli enzimi preposti alla digestione di queste parti di alimenti.
Le fibre sono formate principalmente da zuccheri, ma non apportano calorie; esse transitano nello stomaco e nell’intestino senza essere assimilate. Sono però estremamente importanti per la salute dell’intestino e la salute generale:
- Aiutano il Detox generale dell’organismo
- Abbassano il colesterolo e la glicemia
- Aiutano a regolarizzare la pressione arteriosa
- Aiutano a perdere peso
- Fungono da ‘spazzine’ delle pareti intestinali
- Stimolano la funzione digestiva e la peristalsi intestinale
Dove troviamo le fibre? Negli alimenti integrali (cereali a chicco, quali: orzo decorticato, farro perlato, avena, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto) e, in minor quantità, in quelli semintegrali; nella frutta, nella verdura, nella frutta secca e nei semi oleosi.
E’ particolarmente importante, affinchè il loro apporto sia salutare, che la qualità degli alimenti ricchi di fibre sia alta, cioè senza residui di pesticidi, antiparassitari o diserbanti e, nel caso dei cibi preparati con farine (come ad esempio pane, pasta, biscotti, ecc.), che queste siano delle vere farine integrali e non, come accade a volte, delle farine raffinate con l’aggiunta di crusca.
E’ consigliabile che il passaggio da una alimentazione povera di fibre ad una alimentazione ricca di fibre sia graduale; poiché stimolano la motilità intestinale ed innescano i processi di detossificazione, infatti, l’aumento repentino di fibre introdotte nell’alimentazione ad alcuni soggetti può dare disturbi quali un po’ di gonfiore addominale, stipsi o, al contrario, diarrea; tutti disturbi passeggeri di adattamento, ma che possono essere tranquillamente evitati passando ad introdurre gradatamente prima alimenti semintegrali, per poi passare agli integrali; prima qualche pasto a settimana, per poi passare a tutti i pasti.
Una norma molto utile e semplice da seguire, per iniziare, è quella di aprire ogni pasto con verdura di stagione cruda, seguita poi da un primo con verdure cotte o una pietanza con verdure cotte. Chiaramente queste regole generali vanno valutate meglio e in modo personale, soprattutto in caso di problematiche e/o patologie già presenti.
Resta inteso che un approccio alimentare corretto a seguito di esami specifici come i test per le intolleranze alimentari (IBA) e l’esame della microflora intestinale (Gut Screening) è sempre da preferire.