L’Elastasi è una proteina prodotta dal Pancreas, che resiste alla degradazione da parte degli enzimi dell’intestino, quindi la sua presenza può essere efficacemente misurata nelle feci. La valutazione di questa proteina è ottimale per determinare la funzionalità esocrina del Pancreas. In particolare, un deficit di questa proteina porta da una maldigestione con conseguente malassorbimento di proteine e grassi, oltre che di sostanze liposolubili (un esempio ne è la vitamina D: il malassorbimento di calcio che ne deriva si associa all’osteopenia prima e osteoporosi poi.)
Valori bassi di elastasi sono quindi indicatori di insufficienza pancreatica che, a seconda della quantità rilevata, può essere lieve (tra 100 e 200 mcg/g)o severa (< 100mcg/g).
Alcune patologie nelle quali il valore di elastasi è basso:
- Steatorrea (anche da fibrosi cistica)
- Diabete mellito (sia I che II)
- Insufficienza renale cronica
- Morbo di Crohn
- Rettocolite ulcerosa
- AIDS
- Celiachia
- Colelitiasi
- Osteoporosi
- Tutte le MICI
Il valore può risultare falsamente basso, pur se indipendentemente da una reale insufficienza pancreatica, quando questa viene misurata in presenza di diarrea o enteropatie.
Poiché è una proteina pancreas specifica, la sua misurazione, unita anche ai test per determinare l’eubiosi intestinale, è particolarmente utile in tutti i casi in cui si sospetta un deficit pancreatico, e consigliabile quando il paziente lamenta disturbi come dolore-discomfort addominale, alvo frequente, nausea o malessere in special modo dopo pasti grassi, flatulenza e calo ponderale, oltre che per tutti coloro che hanno diagnosi già accertata delle patologie sopra elencate.
La misurazione non viene alterata dall’assunzione di enzimi proteolitici.