Attraverso questa tecnica di indagine è possibile misurare lo stato infiammatorio e la difesa immunitaria attraverso marcatori molecolari.
È ormai nota da molti anni nel panorama della letteratura internazionale, l’evidenza che un’alterata risposta infiammatoria ed immunitaria a livello intestinale può essere ricondotta a squilibri cellulari, per esempio delle cellule epiteliali coinvolte nella formazione della barriera intestinale [1]. Anche la composizione degli acidi grassi delle cellule immunitarie influenza la loro funzione [2]. Gli acidi grassi sono stati evidenziati come importanti marcatori molecolari; ad esempio:
L’apporto di acidi grassi polinsaturi omega-3 così come la necessità di ritornare ad un rapporto omega-6/omega-3 più fisiologico (4-5/1) rispetto a quello fornito dalla dieta Occidentale (20-16/1) sono fattori nutrizionali di importanza indiscussa [4]. Difatti, il maggiore apporto della pista omega-6 dà luogo all’attivazione della pista stessa, con prevalenza di stimoli provenienti dai mediatori corrispondenti che possono procurare un incremento dello stato infiammatorio.
Il monitoraggio fornito dall'analisi lipidomica di membrana cellulare viene eseguito sul globulo rosso maturo. L'analisi lipidomica di membrana è uno strumento diagnostico innovativo per la determinazione della quantità e qualità di molecole lipidiche che sono indispensabili alla segnalazione e difesa cellulare, e nel caso di sbilanciamento individua anche la strategia personalizzata mirata al ripristino dell’equilibrio, riduzione dello stato infiammatorio e ripresa delle funzionalità ottimali.
La membrana eritrocitaria consente la rilevazione dei livelli di marcatori tra cui:
Il referto riporta i valori di 19 acidi grassi ed indicazioni sul bilanciamento/sbilanciamento degli stessi.
Il referto deve essere valutato da un medico che possa fornire le supplementazioni o terapie adeguate.